ATTENZIONE: È di estrema importanza modificare la propria password sull’ AREA UTENTE dell’UniSa. Questo a prescindere se si possa essere presenti o meno nel file che circola online. INOLTRE circola la notizia che nel file ci siano anche password di altri servizi online come: Hotmail, Msn e Facebook. Per sicurezza vi consigliamo di modificarle TUTTE.

Violati i database di 18 università italiane:  Siena (unisi.it), Salerno (unisa.it), la Sapienza (uniroma1.it), Antonianum (anotonianum.eu), Economia a Cagliari (econoca.it), Bari (uniba.it), Bocconi (unibocconi.it), Foggia (unifg.it), Messina (unime.it), Milano Bicocca (unimib.it), Urbino (uniurb.it), Bologna (unibo.it), Pavia (unipv.it), Seconda università di Napoli (unina2.it), Lecce (unile.it), Milano (polimi.it), Torino (unito.it), Modena e reggioemilia (il file riporta unimo.it).

L’opera è di un gruppo hacker chiamato LulzStorm che ha rubato da ogni profilo i dati personali di Professori e Studenti. Sono stati resi pubblici: nickname per il LOGIN,  NOME  COGNOME,  EMAIL,  TELEFONO,  CELLULARE,  INDIRIZZO,  PASSWORD,  PROVINCIA, e  CODICE FISCALE.

  • La notizia è uscita direttamente su un account Twitter – LulzStorm – appena creato: i dati degli studenti e dei professori di diverse università italiane sono a disposizione di tutti.” da Repubblica.it
  • Annunciati via Twitter e diffusi via Torrent dati apparentemente provenienti dai database degli atenei. Chi c’è dietro la nuova sigla che ha rivendicato l’intrusione?” Notizia DETTAGLIATA da PuntoInformatico.it
  • Fra le università colpite anche la Sapienza di Roma, la Bocconi e il Politecnico di Milano, e quelle statali di varie città fra cui Pavia, Siena, Cagliari, Bari, Bologna, Urbino, Torino e Modena. Alcune hanno subito danni maggiori. Altre sono state “ferite”  lievemente. Al Politecnico di Milano hanno sottratto anche la lista con le tesi dei dottorandi. Nelle cartelle su Bari l’elenco dei ragazzi coinvolti supera le 400 pagine. Si è salvata la Sapienza, dove sono state portate via solamente le parole chiave.” da LaStampa.it
  • Dopo Anonymous è arrivata LulzSecurity. Il nome deriva dall’espressione “Lulz”, traslitterazione gergale di “Lol”, acronimo derivato a sua volta dall’inglese “Laughing out loud”, ovvero “ridendo rumorosamente”. (…) Il nome, già di per sé, anticipa molto sulle finalità derisorie degli hacker, che il più delle volte puntano esclusivamente a dimostrare quanto siano ridicoli stratagemmi e contromisure dei soloni in doppiopetto della sicurezza informatica. Tra le vittime di LulzSecurity spiccano X-factor, Fox tv, Sony Music, Sony pictures, Nintendo, FBI, il Senato americano. Ma la lista sembra destinata ad allungarsi ancora.” da Linkiesta.it (da cui è tratta anche l’immagine)
Alla luce delle notizie riportate sembra che l’attacco alle Università non sia stato assolutamente omogeneo. Molte università hanno riscontrato il “furto” di dati superflui mentre ad altre sono stati portati via dati personali di moltissime persone.

Inoltre il gruppo ha rilasciato un comunicato in inglese, ecco qui la traduzione:

“Oggi è un grande giorno per tutti noi, e molto brutto per le università italiane. I loro siti sono pieni di debolezze. Alcuni di loro pensano di essere al sicuro, con password inattaccabili. E voi, popolo italiano, state dando tutti i dati a idioti come questi? È uno scherzo? Cambiate la vostra password, ragazzi. Cambia il tuo concetto di sicurezza, università. Avremmo potuto trapelare molto di più. Avremmo potuto distruggere il tuo db e la rete. Eri pronto per questo?”. 

commenti
  1. Anonimo ha detto:

    per favore aiutatemi…. mi potete mandare anche l’email su martinaaliberti@hotmail.com

  2. Anonimo ha detto:

    ciao, ho sbagliato ad inserire l’email durante la registrazione pur troppo l’ho anche confermata :)…. come faccio a cambiarla?????????

  3. […] Attacco hacker alle Università: c’è anche l’UniSa! ANSA.itInler al Napoli per 16 milioni 11 luglio 2011SPECIALE: Big di A.Gli affari conclusi FOTO Gasperini: Sneijder vuole restare 11 luglio 2011'Ma il mercato e' imprevedibile'Colombia ai quarti, vince sulla Bolivia 11 luglio 2011SPECIALE COPPA AMERICA ( FOTO )Tour: Vinokourov operato 'con successo' al femore 11 luglio 2011FOTO Brutta caduta nella 9/a tappa per il kazakoF1: Alonso trionfa a Silverstone 11 luglio 2011Ferrari torna a vincere FOTO […]

  4. Pazzerella ha detto:

    vorrei sapere ank io come verificare se i miei dati sono presenti tra quelli pubblicati..come fare???grazie mille!!

  5. Mary ha detto:

    Scusate, come faccio a vedere se sono anche io in quest’elenco? nel frattempo cambio la password.

  6. anna ha detto:

    già…bella roba veder pubblicati tutti i tuoi dati….avranno fatto una ricerca incrociata perchè a me c’è qualcosa ke non torna

  7. Armando ha detto:

    Infatti. Proprio dell’UniSa mi meraviglio… le password in chiaro… è assurdo!
    Una volta recuperate le password cifrate il lavoro è ancora lungo per ottenere quelle reali ma… con le password in chiaro… ma cazzarola!
    Davvero, davvero assurdo.
    Ci sono anche io nel file… anche se i dati sono un po’ vecchiotti…

  8. Anonimo ha detto:

    dove si prende sto file per controllare?

  9. ANIMA LIBERA ha detto:

    proprio stamattina ho letto ciò sul quotidiano della mia città….cosa davvero assurdo…Io sono iscritta all’UNISA …..e questo perchè i loro sistemi eri protetti al massimo….complimenti….
    a parte gli scherzi….basta semplicemente cambiare la password???????’ e il problema è risolto?.

    • Asinu Press ha detto:

      Sicuramente ora l’UniSa dovrà migliorare i propri sistemi di sicurezza. Per quello che possiamo fare noi, di certo cambiare password è un buon modo per prevenire eventuali intrusioni dopo che sono state rese pubbliche. Per lo meno a questo attacco e maggiormente se si è presenti nel file.

    • ANIMA LIBERA ha detto:

      grazie mille per la risposta…ho visitato anche il link sotto….una cosa però volevo chiederle…come si fa a vedere la lista per sapere se i tuoi dati sono tra quelli???????????…ad ogni modo provvederò a cambiare password…grazie ancora e buona serata!

    • Asinu Press ha detto:

      Anima Libera ti ho risposto sulla tua email live.it
      😉

  10. nome ha detto:

    per favore cancella il mio messaggio di sotto, errore a scrivere l’email!

    Non è possibile che abbiano recuperato le password di hotmail, gmail o facebook, il database non le contiene, basta solo modificare la password per il sito unisa.
    Poi potete scaricare il file che è composto da 1328 nomi, impossibile che abbiano scaricato l’intero database, richiederebbe molto tempo.
    Però a differenza degli altri atenei le password di unisa risultano in chiaro e non sono cifrate!!!!

    • Asinu Press ha detto:

      Controllando insieme ad alcuni amici è risultato proprio che per alcuni di loro erano presenti nel file username e password dei servizi citati nell’articolo. Questo almeno nel file Unisa. Non saprei spiegarmi il modo in cui questi dati sono stati presi dal database dell’università però erano presenti nel file.

      È giusta l’osservazione che il file contiene solo un campione di dati della totalità del database. Infatti è scritto anche nel comunicato pubblicizzato dal gruppo hacker.

  11. fahien ha detto:

    Nel file dell’unisa ci sono i miei dati, non si tratta di una bufala.

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