Archivio per novembre, 2010

Giorno 29, Ore 10.30
Economia e Lettere ferme ad osservare il delitto consumato sotto ai loro occhi. Nastro nero e giallo e divieto di transito delimitano una sagoma bianca per terra, stile noir post-moderno. L’identità degli assassini? Secondo i cartelli si chiamano Gelmini e Tremonti.

Giorno 29, Ore 11.00
Corteo degli studenti sfila attraverso l’Università e la pioggia. Megafono alla mano vengono fatte irruzioni nelle aule dove c’è lezione. La prima ad essere presa d’assalto, guarda caso, è proprio Scienze Politiche.

Giorno 29, Ore 11.30
La marcia non s’interrompe e continua imperterrita: Economia, Ingegneria e Farmacia assistono al coro di protesta contro il DDL. Le lezioni interrotte si trasformano in dibattiti dove ognuno può dire la sua. Qualcuno scocciato se ne va, molti interessati restano.

Giorno 29, Ore 12.30
Occupata l’aula 5 di Lettere. Per più di due ore gli studenti fanno sentire il loro dissenso bloccando le lezioni, si avvisano tutti: la vera mobilitazione è quella del 30, si prendono nominativi per i pullman. Si resiste nell’aula finché si può: anche Fisciano vuole dire la sua perché vuole farsi sentire.

Giorno 30, ore 6.00
I gladiatori partono muniti di striscioni ed idee da portare avanti per la battaglia. I pullman imboccano la strada direttamente verso Roma, si può ancora impedire un omicidio: quello dell’Università Libera.