Riforma Fiscale: quella clausola che fa pensare! In allegato il Pdf della Manovra

Pubblicato: 7 luglio 2011 in Economia
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Anche se ormai il testo della riforma fiscale è quasi definitivo (guarda il pdf), non c’è traccia al suo interno di un indizio che aiuti a capire quali saranno gli attesissimi scaglioni di reddito a cui si riferiscono le nuove aliquote, né in che modo verrano effettuati i tagli ai sussidi statali e come saranno riclassificate le Università per i fondi, né sono stati chiariti gli altri punti oscuri della riforma. Il precedente post .Nonostante questo la grande incognita resta una: basterà per arrivare al pareggio di bilancio?

Nel testo si può facilmente intendere quali sono le voci sulle quali Tremonti intende agire: taglio delle attuali 476 agevolazioni fiscali che erodono il gettito per ben 164 miliardi; lotta all’evasione fiscale; maggiore imposizione e quindi prelievo sulle rendite finanziarie;  infine come sopracitato, riordino delle forme agevolative di tipo assistenziale. Bene nell’attesa che la riforma venga resa pubblica in un testo definitvo, la fine dell’Università, delle pensioni di invalidità e la fine che faranno gli stipendi dei cittadini, sono elementi destinati a tenerci col fiato sospeso.

Per ora la cosa che più fa pensare è quella “clausola di salvataggio”. In pratica se nei primi due anni non si raggiunge la cifra annunciata, la copertura sarà data dai tagli lineari alle dotazioni dei ministeri. In parole semplici abbattimento incontrastato delle agevolazioni della politica. Questo assicurerebbe una copertura di almeno 15 miliardi di euro, ma quello che non si capisce, o meglio si vorrebbe capire, è perchè questa sia una clausola di salvaguardia, una scialuppa di salvataggio se la nave affonda, e non direttamente un elemento strutturale della riforma.

Anche solo tagliando per la metà tali agevolazioni, infatti, avremmo avuto un reale allegerimento fiscale dei cittadini, soprattutto dei tanto bistrattati “statali”.

In attesa di poter approfondire ancora il discorso con informazioni più chiare su questa riforma fiscale, annunciata come epocale, non ci resta che sperare che Tremonti il pensierino di mettere (seriamente) mano alle tasche dei politici lo faccia davvero.

Antonio Serio

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